Inseguire il cambiamento, con dei buoni compagni di strada
Come inquadrare questo inseguimento nei canoni dell'Università? Alla Sapienza, la Facoltà di Scienze della Comunicazione prima, e il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale poi, hanno sempre investito in un proficuo rapporto con i professionisti della comunicazione e dell'informazione, tanto in qualità di docenti a contratto quanto come ospiti e testimonial nei corsi, seminari, eventi. Servono però due passi in più. Uno. Chi sono i professionisti della comunicazione e dell'informazione? Le categorie protocollari non bastano più a definirli, e questo è vero soprattutto per i mondi, sempre più intercomunicanti, del giornalismo e dell'audiovisivo. Due. Come superare il momento della "vetrina" in aula? Anche aver seguito un corso intero con un giornalista non consente allo studente di poter dire di essersi contaminato con il suo mondo.
Il primo passo sta a noi professori, il secondo agli studenti. Riflettere insieme sul mondo che cambia, costruire una mappa il più possibile completa di quel che c'è al di fuori delle mura dell'Università, è un impegno importante, a maggior ragione perché significa anzitutto uscire noi professori dalle mura dell'Università. Impegnarsi laddove la comunicazione e l'informazione assumono le loro forme più contemporanee sta agli studenti.
E' una piacevole sorpresa che per il secondo anno di seguito un numero così alto di ragazze e ragazzi provenienti dai nostri Corsi di Laurea Magistrali (e in misura minore Triennali) abbiano accettato questa sfida. |
E le recensioni rimangono positive! Nella scelta di partecipare per una seconda volta, di condividere l'esperienza con amici e colleghi, di capitalizzanla al massimo dentro e fuori l'Università, la dimensione inevitabilmente retorica della "crescita culturale e professionalizzante" della call prende vita, dà un senso ancora più profondo a quella che è la Terza Missione di un Ateneo come Sapienza.